Per dirla con la mia amica Rita, per i lucano-pugliesi le cartellate sono cosa sacra.
Potremmo rinunciare a panettone e pandoro (a malincuore, sia chiaro), ma mai alle scarteddate.
Non si tratta solo DEL dolce di Natale. Le scarteddate fanno parte di quei riti che con abete, presepe e luminarie ci portano nel pieno del clima delle feste.
La ricetta è quella della tradizione (farina, zucchero, qualche cucchiaio di olio e vino bianco “quanto ne prende”), e di solito si preparano in famiglia, dove ognuno ha il suo compito. Il profumo delle cartellate in cottura e del vin cotto messo a scaldare avvolge la casa. Nel frattempo, tra un assaggio e l’altro, si chiacchiera, si ride, si raccontano aneddoti di famiglia ascoltando i canti natalizi.
Anche quest’anno il rito si è compiuto: non con le famiglie, per cautela, ma con le amiche in streaming, ognuna a casa sua ma comunque insieme!
Grazie Rita e Anna, per aver reso possibile anche in questo Natale particolare il ripetersi della magia.